La Mountain Bike in tutte le sue declinazioni: discipline e… sigle

Cross-Country, Marathon, Short Track, Downhill e altro ancora: il mondo delle ruote grasse è vasto e pieno di sfaccettature. Come orientarsi fra le diverse specialità senza finire… fuori strada

XCO, XCM, XCC… Non si parla di taglie, né di abiti su misura, ma di Mountain Bike. L’attività fuoristrada, che negli ultimi anni ha lanciato alla ribalta mondiale talenti del calibro di Peter Sagan, Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, è suddivisa in molteplici discipline, ognuna con le sue caratteristiche, peculiarità e interpreti.

Che l’attività fuoristrada sia (anche) propedeutica a quella su strada lo dimostrano i fatti. Così come è acclarato che il ciclismo ‘offroad’ dal punto di vista dell’attenzione mediatica parta – purtroppo - in una posizione di netto svantaggio rispetto alle grandi gare su strada. Per questa ragione, orientarsi fra le diverse discipline della Mountain Bike risulta complesso per chi vi si avvicina da novizio, o da curioso osservatore.

Niente paura: ecco una breve guida alle discipline dell’universo Mountain Bike, con le rispettive sigle.

CROSS-COUNTRY OLIMPICO

Il Cross-Country ha diverse declinazioni, che variano a seconda della lunghezza del percorso affrontato, della tipologia di gara (a squadre o individuale) e dal tipo di bicicletta utilizzato.

Il più celebre è senza dubbio il Cross-Country Olimpico (XCO), che è tale in quanto è l’unica disciplina della mountain bike ad assegnare medaglie olimpiche a partire dal 1996. Le gare che si svolgono su circuiti misti ondulati con discese tecniche, strade forestali, sentieri rocciosi e ostacoli anche artificiali, da 4 a 6 km, per un tempo totale di gara compreso entro i 100 minuti, e più spesso al di sotto dell’ora e mezza. Un esempio di questa tipologia di prove sono le gare di Coppa del Mondo in Val di Sole, oppure le competizioni appartenenti al circuito Internazionali d’Italia Series.

La gara di Cross Country arriva (approssimativamente) nello stesso luogo, e gli spettatori possono godersi il passaggio degli atleti da quattro ad otto volte, a seconda della lunghezza del tracciato e delle condizioni del terreno.

Attenzione a non confonderlo con il CX, la sigla che si riferisce alle competizioni di ciclocross. Tutta un’altra storia, seppur sempre fuoristrada.

MARATHON E STAGE RACES

Tanti amatori, invece, preferiscono le lunghe distanze, le cosiddette Granfondo della MTB, che non sarebbero altro che il Cross-Country Marathon (XCM), che viene normalmente svolto su distanze comprese tra i 60 e i 120 km. Una caratteristica particolare di questo tipo di gare è che gli atleti di tutte le categorie, da semplici appassionati ai professionisti, corrono insieme – esattamente come le maratone in campo podistico.

Normalmente le competizioni Marathon vengono disputate su territori in prevalenza montuosi e, contrariamente al Cross-Country Olimpico, gli atleti non transitano più volte sullo stesso punto, sebbene non manchino delle rare eccezioni – come i Mondiali 2020 in Turchia.

Queste sono le discipline più praticate e famose, ma il Cross-Country ha altre varianti di specialità. C’è la XCP, la point-to-point, con una distanza media che varia tra i 25 e i 60 km, l’XCR, ovvero la gara di staffetta a squadre (Team Relay), che assegna anche titoli nelle competizioni internazionali.

Sono inoltre sempre più in voga le competizioni MTB a tappe, XCS e XCRR (Rally/Raid), che prevedono una classifica generale a tempi come le famose corse a tappe su strada, e la cui popolarità crescente è dovuta alla particolare atmosfera che si crea in queste manifestazioni, a metà fra gara, scoperta e avventura. Esempi di questa modalità sono la celebre Cape Epic o – in territorio italiano – l’emergente Appenninica MTB Stage Race.

ELIMINATOR E SHORT TRACK

Ma non è finita qui, perché c’è anche l’XCE, l’Eliminator o gara ad eliminazione con percorsi di massimo un chilometro, disputata in batterie da quattro atleti; l’XCT, una prova a cronometro individuale; l’XCC, lo short track, disciplina che ha debuttato nel 2018 nel venerdì di Coppa del Mondo e disputata su tracciati di Cross Country accorciati, e sulla distanza di mezzora circa. Nel 2021, in Val di Sole, farà anche il suo debutto nel programma dei Mondiali MTB. Ancora, c’è l’XC24H, ovvero una gara di Endurance che si protrae per 24 ore. A seconda delle caratteristiche tecniche del percorso, le biciclette che si usano nelle gare di Cross-Country sono la “Front”, con forcella ammortizzata, oppure la “Full”, con sospensione sia anteriore che posteriore.

ENDURO E DOWNHILL

E poi c’è l’Enduro, una disciplina diversa rispetto al Cross-Country, ma che vede comunque le MTB protagoniste. Le competizioni di Enduro si svolgono solo in discesa e sviluppano su una serie di prove speciali, al termine delle quali vince chi ha il miglior tempo combinato. Le salite sono solamente tratti di trasferimento tra le varie prove speciali, anche se devono essere percorse entro un tempo massimo. La principale competizione di Enduro a livello mondiale, Enduro World Series, è entrata nell’orbita dei calendari UCI solo a partire dal 2019.

L’Enduro è quindi un mix tra il Cross-Country e il Downhill (DH o DHI), che invece ha percorsi esclusivamente in discesa, con cancelletto di partenza come nello sci alpino, e le manche che durano tra i 2 e i 5 minuti. Per entrambe queste discipline si usano biciclette full-sospended, con escursioni ammortizzate più larghe rispetto alle biciclette da Cross-Country. Il Downhill è, insieme al Cross Country Olimpico, la disciplina protagonista della Coppa del Mondo UCI Mountain Bike.

GLI ACROBATI DELLA MOUNTAIN-BIKE

Per completare il quadro, infine, ci sono il Dual-Slalom, in cui due rider si sfidano su brevi circuiti paralleli con salti, curve e ostacoli, e il Four-Cross, gara a eliminazione in discesa tra quattro biker, in una formula analoga a quella dallo skicross e dello snowboard cross. Per gli amanti delle acrobazie e dell’estetica, invece, c’è il Freeride, in cui si percorre un tracciato nella maniera più creativa possibile, includendo stile, ampiezza nelle evoluzioni, controllo e velocità, ma anche il Dirt jumping con le sue acrobazie aeree e l’Urban-Street, con il freestyle più tipico delle BMX. Infine, non va dimenticato il Trial, nel quale gli atleti devono affrontare un percorso ad ostacoli con la loro MTB senza mai mettere i piedi a terra: anche questa disciplina è ormai di casa in Val di Sole, dove la Coppa del Mondo di specialità tornerà anche nel 2021.

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